RIABILITAZIONE NEUROLOGICA
Esiti di accidenti cerebrovascolari (emiplegie, emiparesi), lesioni nervose periferiche (neuropatie, radiculopatie), malattie muscolari (distrofie), malattie demielinizzanti (sclerosi multipla), sindromi extrapiramidali (Morbo di Parkinson).
RIABILITAZIONE NEURO-COGNITIVA
Nota anche come stimolazione cognitiva o ginnastica mentale, mira al recupero di specifiche funzioni cognitive, quali la memoria, il linguaggio, il ragionamento, l’attenzione, il calcolo, la pianificazione. Con l’utilizzo di tecniche personalizzate vengono stimolate non solo le funzioni cognitive, ma anche quelle affettive e sociali.
RIABILITAZIONE MOTORIA
Esiti di lesioni traumatiche dell’apparato locomotore (fratture), esiti di interventi di protesizzazioni articolari (artroprotesi d’anca e ginocchio), amputazioni, dimorfismi rachidei, osteoporosi, artrosi.
RIABILITAZIONE RESPIRATORIA
Bronchite cronica ostruttiva BPCO, bronchiectasie, asma bronchiale, enfisema polmonare, malattie neuromuscolari con valenza respiratoria, insufficienza respiratoria, fibrosi polmonare, malattie della gabbia toracica, postumi di interventi di chirurgia torace-addominale maggiore.
RIABILITAZIONE ONCOLOGICA
Lo scopo principale della riabilitazione oncologica è quello di aumentare la qualità di vita dell’individuo alleviando la Sua sofferenza non solo attraverso terapie fisiche ma anche tramite il sostegno psicologico e l’attenzione verso tutti i suoi bisogni, psichici, sociali e spirituali.
RIABILITAZIONE URO-GINECOLOGICA
Incontinenza urinaria femminile post parto, da stress o da sforzo, mista, instabilità vescicale. Dolore pelvico (dispareunia). Incontinenza urinaria in esiti d’intervento di prostatectomia.
Le attività di riabilitazione intensiva in regime di ricovero ospedaliero sono dirette al recupero di disabilità importanti, modificabili, che richiedono un elevato impegno diagnostico medico-specialistico a indirizzo riabilitativo e terapeutico comprensivo di interventi multidisciplinari e multi professionali intensi (orientativamente 3 ore al giorno di trattamento specifico) che implichino un elevato livello di tutela medico-infermieristica o la necessità di utilizzare attrezzature tecnologicamente avanzate