CHIRURGIA LAPAROSCOPICA, DA iGreco RISULTATI RECORD
TUMORE COLON, ADDIO A CICATRICI ADDOMINALI
SANITÀ, NUMERI FANNO QUALITÀ E FRENANO MIGRAZIONE

Cosenza, giovedì 11 febbraio 2021 – Chirurgia laparoscopica, a Cosenza, nella clinica La Madonnina, in soli 4 mesi sono stati effettuati più di 34 interventi (di cui 26 solo su colon retto); una percentuale altissima se si calcola che la media dei grandi centri si aggira intorno ai 50 all’anno. I numeri fanno la qualità e contribuiscono a frenare la migrazione sanitaria. A confermare la regola sono iGreco Ospedali Riuniti, struttura privata- convenzionata che continua ad investire in innovazione e professionalità per dare risposte concrete ed efficaci in termini di sanità a tutti.
Ad illustrare gli importanti risultati ed i benefici per il paziente ottenuti dall’equipe medica guidata dal professore Tonino Perri è il chirurgo Pietro Covello. Entrambi hanno condiviso un lungo percorso professionale nella sanità pubblica e hanno scelto, ora, di offrire l’esperienza acquisita ed i cui risultati sono stati riconosciuti anche dalla COI – Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani, in questo progetto.
Nel 2018, infatti, l’ospedale cosentino dove operavano i due chirurghi, era stato indicato, insieme ad altri 8 centri italiani come uno dei 9 centri trainer, unico in Calabria, per la diffusione e l’insegnamento di questa tecnica chirurgica.
Il chirurgo – dichiara Covello – è un artigiano della medicina ma necessita di un supporto tecnologico avanzato. In Calabria, attraverso strutture come iGreco che investono in questa direzione, abbiamo la possibilità di offrire una sanità di qualità che non ha nulla da invidiare con il resto d’Italia. Pochissima burocrazia, tempi d’attesa brevi. La struttura – aggiunge – è ben attrezzata e consente al team con un ampio know how di lavorare bene grazie ad un’organizzazione e logistica ottimale, con il supporto di personale medico e paramedico valido. L’auspicio è che si possa creare, a partire da questa esperienza, una piccola scuola dove formare giovani chirurghi per continuare ad offrire questo tipo di attività.
La chirurgia laparoscopica avanzata, tecnologia nata negli anni 90, dà la possibilità di intervenire senza aprire l’addome. È, quindi, meno invasiva e con tanti vantaggi. Si applica per eseguire interventi che tradizionalmente si eseguivano e si eseguono ancora in buona percentuale con una incisione che permette l’accesso alla cavità addominale. Con questo tipo di tecnica si evita l’incisione e si accede attraverso fori di un centimetro circa. Si introducono con delle cannule o altri strumenti specifici le telecamere che consentono di vedere ciò si sarebbe visto de visu. Grazie alla magnificazione dell’immagine, l’intervento chirurgico consente di ottenere risultati ottimali con maggior confort per il paziente.
La chirurgia laparoscopica avanzata è la gold standard, intervento principe da preferire quando possibile. Mortifica al minimo i tessuti su cui si va ad intervenire. Non genera quella cicatrice imponente che va dallo sterno al pube, ma il segno è di pochi centimetri. Porta ad una più rapida ripresa del paziente che avverte molto meno dolore. Si ha minore manipolazione e quindi minori rischi di ledere i tessuti e, anche se è da confermare, minore impatto sul sistema immunitario (importante per i pazienti oncologici). I pazienti il giorno dopo si alzano. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

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