MAMMA E PAPÀ,RUOLO ALLA PARI
GENITORI SI DIVENTA, DA SABATO 27 NUOVA EDIZIONE
PERCORSO ACCOMPAGNAMENTO CON PROFESSIONISTI iGreco

Cosenza – venerdì 19 marzo 2021 – In Genitori si diventa, il percorso multidisciplinare di accompagnamento alla nascita e alla genitorialità promosso dall’equipe di professionisti de iGreco Ospedali Riuniti, la figura ed il ruolo del papà non sono subordinati a quella della mamma. Per entrambi è attesa, preparazione e condivisione delle emozioni. Con questa consapevolezza questo importante momento della vita familiare può essere affrontato con maggiore serenità.
È quanto sottolineano Maria Cecilia Gioia, psicologa esperta in perinatalità e psicoterapeuta e l’ostetrica Carla Zupo, tra le professionalità in forze al reparto di ostetricia e ginecologia dell’Unità Operativa Sacro Cuore, pronte a partire con il resto dell’equipe con la settima edizione del percorso che prenderà il via sabato 27 marzo.
Nel giorno a loro dedicato – aggiungono – vogliamo esprimere un plauso per tutti i cosiddetti papà- placenta, padri facilitatori che assolvono al ruolo di protezione, filtro con il mondo esterno. Sarà il momento storico che stiamo vivendo, sarà il superamento dei tabù, ma il loro ruolo nella triade mamma-papà-neonato è sempre più partecipativo e collaborativo. Curiosi, attenti ai temi dell’allattamento, del sonno e dell’accudimento sono attivi in tutte le fasi del percorso della genitorialità.
Ci si può iscrivere entro giovedì 25 marzo scrivendo a percorsodiaccompagnamento@igrecospedali.it. Una volta inviata la mail di prenotazione le partecipanti riceveranno il modello di autorizzazione al consenso dei dati personali, da compilare e restituire firmato con le indicazioni sul pagamento.
Quando le mamme si ascoltano (psicologa psicoterapeuta); perineo e respiro (ostetrica); movimento e rilassamento (ostetrica), diventare papà: questione di pancia? (psicologa- psicoterapeuta; genitori in contatto (ostetrica e Infermiera Pediatrica); il triangolo si.. l’avevamo considerato?! (psicologa psicoterapeuta), travaglio: come affrontarlo (ostetrica). Sono, questi, i temi che saranno affrontati con l’equipe formata da psicologi, infermiere ed ostetriche, nel percorso incentrato su dialogo, confronto ed ascolto, nel corso degli appuntamenti che avranno una durata di circa due ore e che si terranno sulla piattaforma online Zoom. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

GRAVI CEREBROLESIONI,COSENZA PUNTO DI RIFERIMENTO AL SUD

iGreco UNICA STRUTTURA IN PROVINCIA,TRA POCHE IN ITALIA

RISONANZA MAGNETICO-FUNZIONALE,AL VIA SPERIMENTAZIONE
Cosenza, Giovedì 11 marzo 2021 – Gravi cerebrolesioni acquisite, iGreco Ospedali Riuniti, unica struttura riabilitativa nella provincia di Cosenza, insieme ad un’altra sola struttura in Calabria e tra le pochissime distribuite in tutto lo Stivale, continua ad investire in innovazione: presto, sarà avviata a Madonna della Catena la sperimentazione della risonanza magnetico-funzionale, la stimolazione trans-cerebrale con risonanza magnetica.
Il Gruppo iGreco continua ad investire attenzione e sensibilità per offrire sempre maggiori strumenti ed opportunità diagnostiche, frenare la migrazione sanitaria e garantire una sanità di qualità per tutti.
Convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale, la struttura che conta 18 posti letto per riabilitazione delle gravi cerebrolesioni – sottolinea Francesca Guido, medico riabilitatore tra le eccellenze in forza alla struttura – è ad alta intensità di cura.
L’approccio della clinica che ha come direttore sanitario Claudio Trombetti – è multidisciplinare e l’obiettivo condiviso da più figure: far avvicinare il più possibile il paziente al recupero delle funzionalità e dell’autonomia in un percorso personalizzato che parte prima di tutto dall’adesione ad un progetto. Le persone ricoverate che provengono da una rianimazione o da una terapia intensiva ed i loro familiari – aggiunge Trombetti – devono essere informate di tutto. Il primo passo è proprio la comunicazione.
Dai traumi cranio-encefalici, dovuti per esempio ad incidenti stradali, ma anche domestici; agli accidenti cerebrovascolari acuti, come ictus emorragici e ischemie; passando dai danni post arresto cardiocircolatorio, fino agli eventi infettivi e intossicazioni. Sono, questi, i casi che si presentano alla clinica Madonna della Catena. Sono tutti esiti da danni cerebrali importanti che hanno determinato uno stato di coma più o meno prolungato, non inferiore alle 24 ore e menomazioni senso-motorie cognitivo comportamentali che hanno determinato una grave disabilità. Trattare la persona a 360 gradi con competenze specifiche, in questo percorso tutti, dal medico all’operatore socio-sanitario, dallo psicologo al fisiatra, hanno un ruolo fondamentale.
L’atto riabilitativo inizia quando inizia la malattia. Nel trattare le conseguenze della malattia la modalità deve essere multidisciplinare. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

POST-COVID,PAROLA D’ORDINE: RIABILITAZIONE PERSONALIZZATA
DA iGreco APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE
IN CARICO LA PERSONA,NON LA MALATTIA

Cosenza, Giovedì 4 marzo 2021 – Non si può pensare di affrontare i cosiddetti Long Covid o effetti a lungo termine da post-COVID-19 con un approccio standard applicabile allo stesso modo su tutti pazienti. La riabilitazione non è semplice attività motoria, ma deve essere multidisciplinare e multiorgano. Bisogna tenere in considerazione anche l’aspetto psicologico di chi è entrato a contatto con la malattia e che dopo la degenza deve riacquistare la socialità e le relazioni.
A descrivere il metodo che viene confermato anche per questi tipi di casi da iGreco Ospedali Riuniti è il direttore sanitario della clinica Madonna della Catena Claudio Trombetti sottolineando che, a partire dalla diagnosi si costruisce in equipe un vero e proprio progetto, cucito ad hoc. In sintesi, si prende in carico la persona.
Si parte dal presupposto che gli esiti del COVID-19, in quanto malattia multiorgano, possono influire con effetti duraturi su molti apparati del corpo umano. Dall’apparato respiratorio a quello locomotorio, dall’apparato nervoso, passando da quello cardiovascolare, fino a quello digerente.
Gli effetti – sottolinea lo Pneumologo Osvaldo Corno – sono una miriade e cambiano da soggetto a soggetto. Il progetto è individuale. Non c’è un protocollo specifico.
È per questo – aggiunge Trombetti – che strutture come iGreco Ospedali Riuniti che hanno consolidato negli anni l’efficacia del metodo interdisciplinare continuano a preferirlo anche per la riabilitazione post-Covid, che può lasciare tutta una serie di cicatrici. Le conseguenze della malattia – conclude – possono essere più devastanti della malattia stessa.
Il corteo sintomatologico – conclude – va affrontato con percorsi personalizzati, senza tralasciare l’aspetto psicologico. Sono persone che sono state chiuse per diverso tempo, lontano dagli affetti familiari. Il reinserimento deve essere graduale. L’obiettivo è quello di ripristinare una normale vita di relazione.
Dalla semplice deambulazione, agli esercizi respiratori. Il progetto parte per fasi e mira al raggiungimento della riappropriazione della funzionalità, se non in presenza di danni irreversibili. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

TRAPIANTO CORNEA? FINALMENTE ANCHE IN CALABRIA

iGreco CON CAPPUCCINI ECCELLENZA NAZIONALE

STOP MIGRAZIONE SANITARIA CON SANITÀ DI QUALITÀ
Cosenza, venerdì 26 febbraio 2021 – Finalmente per interventi complessi come ad esempio il trapianto di cornea vi sono strutture con strumentazioni all’avanguardia e professionalità di altissimo livello che consentono a tanti pazienti calabresi di non dover necessariamente migrare altrove. Ancora una volta iGreco Ospedali Riuniti contribuiscono a rafforzare il messaggio che in Calabria si può fare e promuovere sanità di qualità e che soltanto in questo modo si può bloccare l’emorragia sanitaria extra-regionale.
In Italia sono pochissime le strutture convenzionate con il sistema sanitario nazionale ad effettuare trapianti di cornea. La clinica Sacro Cuore di Cosenza è tra queste e contribuisce ad offrire sanità di qualità e sempre maggiori chance terapeutiche per tutti i pazienti calabresi che normalmente si rivolgono a strutture extra-regionali per interventi di chirurgia oculare e patologie dell’occhio.
L’equipe formata dai chirurghi oculisti Nicola Santacroce, Bernardino Pucinotti e Luca Cappuccini che è uno più stimati a livello mondiale, tutti professionisti che collaborano da oltre 20 anni e in forza alla squadra de iGreco Ospedali Riuniti, continua a far registrare risultati importanti.
La cornea è la parte anteriore dell’occhio, un tessuto avascolare e trasparente che ha sia un ruolo di protezione che di filtro dai raggi ultravioletti. È la prima lente dell’occhio. È responsabile all’80% della trasmissione dell’immagine del mondo esterno all’interno. Qualsiasi patologia che possa provocare la riduzione di trasparenza di questo tessuto porta ad un abbassamento della qualità visiva.
Cheratoplastica perforante e lamellare, sono le due tipologie di trapianto di cornea, tessuto che viene donato da un altro soggetto. Si ricorre alla prima chirurgia, più tradizionale, quando la patologia interessa più strati della cornea. La chirurgia lamellare è meno invasiva, più raffinata e ha un decorso migliore. Si hanno meno casi di rigetto, comporta dei difetti di vista contenuti.
Cheratocono e distrofia corneale che colpiscono principalmente le persone in età avanzate, sono le principali patologie sulle quali si può intervenire con la chirurgia lamellare che si avvale di strumenti innovativi e all’avanguardia, in tempi ridotti, intorno ai 25 minuti. Tra gli altri tipi di intervento che si effettuano alla clinica Sacro Cuore resta in prima posizione quello alla cataratta, patologia frequentissima ed importante, perché rappresenta la prima causa di cecità nel mondo. È un intervento complesso, perfetto dal punto di vista tecnico. In Calabria è considerato il secondo tipo di intervento migrato in extra-regione.
Altro ambito di intervento eseguito da iGreco Ospedali è la patologia del diabete. L’occhio è tra i principali organi bersaglio che se non curata bene, può portare a danni irreversibili. Retinopatia diabetica è la prima causa di cecità nei paesi industrializzati. L’attività di prevenzione, in questo caso ed il dialogo multidisciplinare tra medico di base, diabetologo e oculista, è fondamentale. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

CHIRURGIA CATARATTA, iGreco SEMPRE PIÙ PUNTO RIFERIMENTO

SECCHEZZA OCULARE, A COSENZA UNICO CENTRO NEL MERIDIONE

LISTE ATTESA AZZERATE, PER FRENARE EMIGRAZIONE SANITARIA
Cosenza, giovedì 18 febbraio 2021 – Oculistica, oltre 400 interventi già effettuati nei primi due mesi del 2021; liste d’attesa vicine allo zero; unica struttura in tutto il Mezzogiorno a trattare e curare la secchezza oculare con la risonanza quantica molecolare; feedback e soddisfazione dei pazienti altissima. Così, con l’aumento dei ritmi chirurgici e con le prestazioni di alta qualità messe in campo dall’equipe medica dell’unità operativa ospitata dal Sacro Cuore, iGreco Ospedali Riuniti continuano ad offrire un contributo prezioso nel contrasto all’emigrazione sanitaria.
Ad illustrare numeri e risultati della struttura che si occupa della prevenzione, diagnosi e cura delle affezioni dell’apparato visivo, sia dal punto di vista medico che chirurgico, è l’oculista Giovanni Tedesco, sottolineando l’attenzione del management aziendale nell’investire in servizi di qualità e nell’offrire a tutti i calabresi cure di eccellenza.
La media dei pazienti che si presentano per patologie di maculopatia e che sono trattati con iniezioni intravitreali, si aggira intorno ai 60 casi al mese. Anche questi risultati, insieme ad altri – precisa il dottore – contribuiscono ad arrestare il fenomeno dei viaggi della speranza che sono causa di un debito sanitario di oltre 300 milioni annui.
Convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, l’unità operativa di oculistica si occupa, tra gli altri, di interventi di chirurgia della cataratta con FEMTO laser; interventi per glaucoma (trabeculectomia); chirurgia del distacco di retina; chirurgia vitreoretinica; sondaggio delle vie lacrimali; asportazione di lesioni patologiche della congiuntiva o delle palpebre; iniezioni intravitreali per il trattamento della degenerazione maculare legata all’età essudativa, degenerazione maculare miopica, edema maculare secondario a retinopatia diabetica o occlusione venosa retinica, edema maculare infiammatorio.
Innovazione, mini-invasività e riduzione al minimo delle incisioni restano il minimo comun denominatore della maggior parte delle prestazioni che mirano tutti al recupero visivo in tempi brevi. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

CHIRURGIA LAPAROSCOPICA, DA iGreco RISULTATI RECORD
TUMORE COLON, ADDIO A CICATRICI ADDOMINALI
SANITÀ, NUMERI FANNO QUALITÀ E FRENANO MIGRAZIONE

Cosenza, giovedì 11 febbraio 2021 – Chirurgia laparoscopica, a Cosenza, nella clinica La Madonnina, in soli 4 mesi sono stati effettuati più di 34 interventi (di cui 26 solo su colon retto); una percentuale altissima se si calcola che la media dei grandi centri si aggira intorno ai 50 all’anno. I numeri fanno la qualità e contribuiscono a frenare la migrazione sanitaria. A confermare la regola sono iGreco Ospedali Riuniti, struttura privata- convenzionata che continua ad investire in innovazione e professionalità per dare risposte concrete ed efficaci in termini di sanità a tutti.
Ad illustrare gli importanti risultati ed i benefici per il paziente ottenuti dall’equipe medica guidata dal professore Tonino Perri è il chirurgo Pietro Covello. Entrambi hanno condiviso un lungo percorso professionale nella sanità pubblica e hanno scelto, ora, di offrire l’esperienza acquisita ed i cui risultati sono stati riconosciuti anche dalla COI – Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani, in questo progetto.
Nel 2018, infatti, l’ospedale cosentino dove operavano i due chirurghi, era stato indicato, insieme ad altri 8 centri italiani come uno dei 9 centri trainer, unico in Calabria, per la diffusione e l’insegnamento di questa tecnica chirurgica.
Il chirurgo – dichiara Covello – è un artigiano della medicina ma necessita di un supporto tecnologico avanzato. In Calabria, attraverso strutture come iGreco che investono in questa direzione, abbiamo la possibilità di offrire una sanità di qualità che non ha nulla da invidiare con il resto d’Italia. Pochissima burocrazia, tempi d’attesa brevi. La struttura – aggiunge – è ben attrezzata e consente al team con un ampio know how di lavorare bene grazie ad un’organizzazione e logistica ottimale, con il supporto di personale medico e paramedico valido. L’auspicio è che si possa creare, a partire da questa esperienza, una piccola scuola dove formare giovani chirurghi per continuare ad offrire questo tipo di attività.
La chirurgia laparoscopica avanzata, tecnologia nata negli anni 90, dà la possibilità di intervenire senza aprire l’addome. È, quindi, meno invasiva e con tanti vantaggi. Si applica per eseguire interventi che tradizionalmente si eseguivano e si eseguono ancora in buona percentuale con una incisione che permette l’accesso alla cavità addominale. Con questo tipo di tecnica si evita l’incisione e si accede attraverso fori di un centimetro circa. Si introducono con delle cannule o altri strumenti specifici le telecamere che consentono di vedere ciò si sarebbe visto de visu. Grazie alla magnificazione dell’immagine, l’intervento chirurgico consente di ottenere risultati ottimali con maggior confort per il paziente.
La chirurgia laparoscopica avanzata è la gold standard, intervento principe da preferire quando possibile. Mortifica al minimo i tessuti su cui si va ad intervenire. Non genera quella cicatrice imponente che va dallo sterno al pube, ma il segno è di pochi centimetri. Porta ad una più rapida ripresa del paziente che avverte molto meno dolore. Si ha minore manipolazione e quindi minori rischi di ledere i tessuti e, anche se è da confermare, minore impatto sul sistema immunitario (importante per i pazienti oncologici). I pazienti il giorno dopo si alzano. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

CARDIOLOGIA, PIÙ RIABILITAZIONE, PIÙ QUALITÀ VITA
MIGLIORARE COMUNICAZIONE OSPEDALI-MEDICI BASE-CENTRI
IGRECO, 1400 PROVE SFORZO ANNO,CRESCE SENSIBILITÀ

Cosenza – giovedì 4 febbraio 2021 – La riabilitazione cardiologica non è la semplice pedalata o l’esercizio fisico: occorre superare l’ostacolo culturale e la diffusione di luoghi comuni nell’opinione pubblica, attraverso una maggiore informazione e sensibilizzazione. Il guadagno in sopravvivenza e qualità della vita, non solo per il paziente post acuto che si sottopone a riabilitazione cardiologica è del 25%. È alta la percentuale anche di chi può riprendere una vita lavorativa in piena tranquillità.
A sottolineare i risultati notevoli che possono essere raggiunti, oltre ogni cliché in materia è Franco Boncompagni, cardiologo in forze alla clinica Madonna della Catena e in ambulatorio a La Madonnina, entrambe del Gruppo iGreco di Cosenza.
Un terzo dei pazienti post acuti – continua – dovrebbe sottoporsi a riabilitazione cardiologica; meno della metà dello fa. Bisogna incentivare la collaborazione tra ospedali, territorio e centri riabilitativi.
La riabilitazione cardiologica o meglio la cardiologia preventiva riabilitativa è rivolta, tra gli altri, a pazienti post acuti, come post infartuati, post chirurgici rivariscolarizzati, sottoposti a chirurgia valvolare; ai pazienti cardiopatici con scompenso cardiaco stabilizzati. Possono ottenere benefici dalla riabilitazione cardiologica anche i pazienti con vascopatie periferiche.
L’approccio che anche in questo campo viene preferito nelle cliniche del Gruppo iGreco è multidisciplinare e multifattoriale. Il cardiologo, il fisiatra, il fisioterapista, il dietologo, lo psicologo, figure indispensabili nel percorso di riabilitazione, nel caso di soggetti con altre disfunzioni, come nel caso di persone anziane che si portano dietro un bagaglio di altre patologie, si interfacciano con altre professionalità come il nefrologo o il diabetologo.
Tra le attività che possono essere seguite nella struttura guidata dal Direttore sanitario Claudio Trombetti vi sono, tra le altre, la ginnastica respiratoria ed il training deambulatorio, nel corso dei quali viene monitorata l’attività cardiaca, la frequenza e gli atti respiratori e tutti i parametri vitali.
Molte attività si fanno con un approccio riabilitativo ambulatoriale. L’obiettivo che si persegue è quello di raggiungere la massima aderenza al programma da parte del paziente e garantire, quindi una continuità nel tempo non solo alla terapia, ma ad un corretto e salutare stile di vita.
Alla Madonna della Catena all’anno vengono effettuate 1200 – 1400 prove da sforzo, esame informativo efficace, spesso snodo decisionale e facilmente disponibile. Da 7 anni a questa parte – conclude Boncompagni – le richieste dall’esterno sono notevolmente aumentate, rappresentando il sintomo di una sensibilità che sta crescendo e di una risposta di qualità che anche in Calabria può essere garantita. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

COSENZA, ORTOPEDIA iGreco DA SERIE A
DIETRO 1000 INTERVENTI ANNUI,LAVORO DI SQUADRA
ECONOMIA SANITARIA,PUNTO DI RIFERIMENTO IN CALABRIA

Cosenza – giovedì 28 gennaio 2021 – Economia sanitaria e contrasto alla migrazione, nonostante l’emergenza Covid le strutture de iGreco Ospedali Riuniti hanno sopportato l’urto delle conseguenze dovute alle limitazioni degli spostamenti, mantenendo alto il numero di prestazioni verso pazienti provenienti da territori extra-regionali e confermando il numero di quelli che non sono usciti dalla Calabria. Oltre mille interventi di protesica, di cui più di 300 relativi a ginocchio ed anca, all’anno. Cresce il numero di calciatori professionisti di serie A che scelgono La Madonnina per interventi ai legamenti crociati.
Mininvasività; tempi ridotti di intervento; successo nel recupero delle funzionalità articolari; presa in carico del paziente, dal ricovero, passando dalla degenza e all’intervento, fino alla riabilitazione dell’equipe medica in un approccio multidisciplinare che tiene conto non solo della sacralità della sala operatoria ma anche dello stato psicologico con il quale il soggetto affronta la situazione. Dietro ai numeri che continuano a fare del reparto di ortopedia un punto di riferimento nel territorio – sottolinea il management del Gruppo – c’è il lavoro di squadra delle diverse professionalità che condividono l’obiettivo di garantire una sanità di qualità per tutti.
I risultati raggiunti dal reparto di ortopedia de La Madonnina – sottolinea il chirurgo ed ortopedico Massimo Misiti – sono documentati dal Programma Nazionale Valutazione Esiti (PNE) che sviluppato su mandato del Ministero della Salute fornisce valutazioni comparative di efficacia, equità, sicurezza e appropriatezza delle cure prodotte nell’ambito dell’assistenza ospedaliera. Il reparto di ortopedia de iGreco, giovane, autorizzato da appena 4 anni, rientra tra le prime strutture calabresi.
Ci si rivolge alla struttura per impianti protesici che permettono alle superfici articolari di essere ripristinate fisiologicamente in modo tale da permettere al paziente affetto da una patologia degenerativa, che può essere o primaria o secondaria, di recuperare l’articolarità. Allo stato si interviene con protesi all’avanguardia, con articolarità ben definita con angoli fissi.
Tornare a scendere e salire le scale senza difficoltà. Il recupero della funzionalità dipende dalle condizioni del paziente e dai fattori età, condizioni fisiche, abitudini comportamentali. La ripresa – aggiunge Misiti – è quasi totale. Il paziente obeso deve avere attenzioni maggiori. Non si registra quasi mai il rigetto per operazioni che durano mediamente dalla mezz’ora all’ora. In caso si fanno interventi di revisione con anallergici. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

RECUPERARE IL SENSO SOCIALE DEL VILLAGGIO
GENITORI SI DIVENTA, DA SABATO 6 NUOVA EDIZIONE
NATALITÀ,CON iGreco MAMME E PAPÀ PIÙ SERENI

Cosenza – martedì 26 gennaio 2021 – Recuperare il senso del villaggio, della condivisione, della socialità delle relazioni alla pari tra quanti si trovano a vivere l’esperienza dell’attesa e a guardare al futuro con emozione, nonostante le distanze e l’impossibilità del contatto. Genitori si diventa, il percorso multidisciplinare di accompagnamento alla nascita e alla genitorialità promosso dall’equipe di professionisti de iGreco Ospedali Riuniti, edizione dopo edizione, riesce nel suo intento: mamme e papà affrontano con più serenità questo importante momento della loro vita familiare.
È quanto fanno sapere Maria Cecilia Gioia, psicologa esperta in perinatalità e psicoterapeuta e l’ostetrica Carla Zupo, tra le professionalità in forze al reparto di ostetricia e ginecologia della struttura Sacro Cuore, esprimendo soddisfazione per il successo di partecipazione fatto registrare ed informando che il primo dei 7 appuntamenti della nuova edizione, la sesta, prenderà il via sabato 6 febbraio.
Ci si può iscrivere entro mercoledì 3 febbraio scrivendo a percorsodiaccompagnamento@igrecospedali.it. Una volta inviata la mail di prenotazione le partecipanti riceveranno il modello di autorizzazione al consenso dei dati personali, da compilare e restituire firmato con le indicazioni sul pagamento.
Nelle diverse edizioni di Genitori si diventa – fanno sapere Gioia e Zupo – abbiamo imparato a registrare, andando oltre ogni tabù, un migliore approccio dei papà: collaborativi, attenti tanto nell’attesa che nel fase post-partum, interessati al tema dell’allattamento e sempre più curiosi.
Quando le mamme si ascoltano (psicologa psicoterapeuta); perineo e respiro (ostetrica); movimento e rilassamento (ostetrica), diventare papà: questione di pancia? (psicologa- psicoterapeuta; genitori in contatto (ostetrica e Infermiera Pediatrica); il triangolo si.. l’avevamo considerato?! (psicologa psicoterapeuta), travaglio: come affrontarlo (ostetrica). Sono, questi, i temi che saranno affrontati con l’equipe formata da psicologi, infermiere ed ostetriche, nel percorso incentrato su dialogo, confronto ed ascolto, nel corso degli appuntamenti che avranno una durata di circa due ore e che si terranno sulla piattaforma online Zoom. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

VACCINO E NEO-MAMME, NESSUNA INCOMPATIBILITÀ. ANZI
CULTURA ALLATTAMENTO AL SENO,IMPEGNO IGRECO
GRAVIDANZA E COVID,NO A CONFUSIONE

Cosenza – giovedì 21 gennaio 2021 – Vaccino anti-covid, neo e future mamme, nessuna incompatibilità. Anzi. Occorre sfatare miti e tabù, non lasciarsi condizionare dalla cattiva ed errata informazione che circola sui social e che contribuisce solo a generare confusione: mentre il rischio conseguente alla vaccinazione è estremamente basso, di contro, l’interruzione dell’allattamento al seno, quella sì, comporterebbe la perdita di importanti benefici per il bambino.
A sottolineare l’importanza di sollecitare, specie in questa fase, politiche per la protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno, è Matteo Costa, responsabile del reparto di neonatologia del Sacro Cuore, area materno-infantile de iGreco Ospedali Riuniti, impegnati a garantire sanità di qualità anche nel percorso che precede e segue il momento del parto.
Convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale, la clinica Sacro Cuore in questa particolare fase di emergenza, grazie ad un team di professionisti, dal personale medico, alle puericultrici, agli psicologi e agli infermieri pediatrici, riesce a sopperire – la testimonianza e delle mamme che hanno messo alla luce i propri figli in piena pandemia – all’assenza, per esempio, del papà in sala parto.
Il feto – aggiunge Costa – sente e sogna, sa cosa mangia la mamma, percepisce le situazioni e l’ambiente esterno. La vita intrauterina conta quanto quella esterna. Con il latte materno si trasferiscono anche gli anticorpi.
Dal baby pit-stop, lo spazio riservato, accogliente e sicuro per garantire in un ambiente confortevole e tranquillo l’allattamento al seno alla Banca del latte, fondamentale servizio per le mamme che sono impossibilitate. Sono, questi, solo alcuni delle iniziative che fanno de iGreco Ospedali Riuniti un presidio amico delle famiglie, impegnato a garantire informazione e prevenzione, oltre che a garantire una sanità di qualità per tutti e a frenare l’emigrazione sanitaria. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)